Lacoste “Save Our Species”: la moda attenta agli animali

di Silvia Becattini
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Lacoste con la sua iniziativa “Save Our Species”, partita nel 2018 e proseguita fino al 2019, è un esempio di come il mondo del fashion possa contribuire attivamente a migliorare la condizione in cui versano alcune specie di animali a rischio di estinzione. Moda infatti, non significa solo attenzione alle ultime tendenze, ma anche responsabilità nei confronti di tematiche importanti a livello sociale. La salvaguardia dell’ambiente e delle specie animali a rischio di estinzione sono alcuni dei problemi per cui vale la pena di agire. Il noto brand francese ha quindi intrapreso una collaborazione con l’IUCN, Unione Internazionale per la Conservazione della Natura, lanciando questa capsule collection dal numero limitatissimo: solo 1775 polo.

Il famoso coccodrillo fa spazio ad altri animali

Ma qual è stata la novità? Il logo più famoso al mondo, il coccodrillo verde, ha lasciato il posto ai loghi raffiguranti le specie a rischio. Per ogni modello, sono stati prodotti il numero di pezzi corrispondenti a quello degli esemplari rimasti. Solo 50 polo con il lepilemure settentrionale, 350 con la tigre di Sumatra, 450 con l’iguana di Anegada e così via per un totale di 10 modelli.

La collezione è andata sold out in pochi giorni: il ricavato della vendita di ogni polo (150 euro) è stato destinato a questo nobile progetto. Un’operazione di marketing che però dimostra come un brand possa anche contribuire a cause importanti. La scelta radicale di cancellare il proprio simbolo, seppur temporaneamente, non fa altro che aumentare ulteriormente l’apprezzamento verso un marchio che dal 1923 diffonde il suo stile sportivo ma elegante in tutto il mondo. Lacoste è infatti amata sia dagli adulti che dai ragazzi per il suo concept semplice e riconoscibile.

Le polo Lacoste “Save Our Species” in edizione limitata 2018

René Lacoste: il coccodrillo che nasce da una scommessa

L’icona del coccodrillo nasce da una scommessa tra il giovane prodigio del tennis René Lacoste e il suo capitano. Quest’ultimo gli promette una borsa in pelle di coccodrillo se vince il match difficile che lo aspetta. René perde, ma la sua determinazione da “coccodrillo” in campo ha fatto sì che un giornalista americano gli abbia dato proprio questo soprannome. Il giocatore fa ricamare subito l’animale, disegnato dallo stilista Robert George, sui suoi blazer, poi sulle polo. Nasce così Lacoste, che fa del marchio ricamato sul cuore il suo simbolo.

Lacoste è stato fra i primi brand ad intraprendere un’operazione di marketing volta alla sensibilizzazione dell’ambiente. Nonostante si tratti di una campagna pubblicitaria di due anni fa, “Save Our Species” resta ancora attuale ed è un esempio per i brand di moda che vogliono rinnovare il proprio marchio rendendolo anche eco-friendly.

Tu cosa ne pensi dell’iniziativa di Lacoste? Credi che anche altre case di moda dovrebbero essere più attente all’ambiente e agli animali?

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