Bitcoin: Cina blocca le criptovalute

di Valentina Moro
Bitcoin
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Che Pechino non abbia un buon rapporto con le cripto-valute non è un mistero. Ma ciò che emerge negli ultimi giorni sembrerebbe l’annuncio di un vero e proprio giro di vite. Pochi giorni fa infatti, si è verificato un nuovo blocco quando, tre Istituti finanziari le hanno accostate ad una minaccia per la solidità finanziaria ed economica. Si tratta della ” National Internet Finance Association of China” la “China Banking Association” e la ” Payment and Clearing Association of China“. La Cina è pronta a vietare gli scambi di bitcoin e il valore della cripto-valuta in un baleno cola a picco.

Bandito mining e scambio di bitcoin

È il South China Morning Post ad annunciare che, Pechino bandirà il mining e lo scambio di bitcoin. Tre le cause principali che hanno provocato la decisione di Pechino ad allinearsi in opposizione a Bitcoin. Per primo il pericolo di una perdita di stabilità finanziaria. In seconda battuta il ruolo strategico che questi hanno assunto sul piano del riciclaggio di denaro e nel traffico di droga. Terza motivazione interferisce con l’uso vizioso di energia elettrica per creare valuta digitale per la conservazione dell’infrastruttura della cripto-valuta. Che l’utilizzo di cripto-valuta agevoli l’attività illegale, è un concetto condiviso anche dal Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti d’America. Infatti, da oggi sarà obbligo segnalare ogni transazione in bitcoin che, superi la soglia dei 10mila dollari. Con tale manovra l’ente governativo americano tenta di contrastare anche l’evasione fiscale.

Dettagli del tracrollo della cripto-valuta.

Le nuove disposizioni relative al mining e allo scambio di cripto-valuta hanno generato un collasso a scapito del valore di mercato dei Bitcoin. Si è assistito in due settimane al rovescio del valore di un bitcoin da 47 mila euro a qualcosa poco di più di 30mila euro. Le scelte di Biden hanno dato il via alla fuga degli investitori.

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