(Adnkronos) – La superficie agricola biologica in Italia supera i 2,5 milioni di ettari (+2,4% sul 2023) rappresentando il 20,2% della SAU nazionale, una quota che rende sempre più prossimo il traguardo del 25% fissato dalle strategie UE Farm to Fork e Biodiversità per il 2030. L’Italia si conferma ai vertici europei per questo indicatore con valori decisamente superiori a quelli registrati nelle altre grandi economie agricole continentali (Spagna 12,3%, Germania 11,5%, Francia 9,9%). La crescita delle superfici è trainata soprattutto da prati e pascoli (+8,2%), mentre risultano in lieve flessione i seminativi e le colture ortive. In aumento anche le colture permanenti. Â
Nel comparto zootecnico, il numero di capi biologici mostra una dinamica complessivamente positiva, in controtendenza rispetto alla zootecnia convenzionale, con incidenze particolarmente rilevanti per caprini, ovini e bovini. A livello territoriale, il Mezzogiorno concentra il 58% della SAU biologica nazionale, seguito dal Centro (23%) e dal Nord (19%), ma è il Settentrione a crescere a ritmo più elevato (+8,4% a fronte del +3,5% del Meridione). Prosegue anche la crescita degli operatori biologici, che nel 2024 raggiungono quota 97.160 unità (+2,9% sul 2023). Â
L’aumento riguarda soprattutto le aziende agricole e i produttori esclusivi, mentre nel medio periodo si rafforza il modello dei produttori che integrano produzione e trasformazione, segnale di una maggiore strutturazione del settore. Sul fronte dei consumi, nel 2024 la spesa domestica per prodotti biologici raggiunge i 3,96 miliardi di euro, con un aumento del 2,9% rispetto al 2023, mentre i volumi crescono del 4,3%, a conferma di una dinamica dei prezzi generalmente più contenuta rispetto ai prodotti convenzionali. Per effetto di queste dinamiche positive, l’incidenza del biologico sulla spesa agroalimentare complessiva torna a crescere, attestandosi al 3,6%.Â
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