(Adnkronos) – “Una tragedia che si poteva evitare con una maggiore attenzione da parte di tutti. Prima o poi si rischia di diventare tutti caregiver e c’è bisogno di aiuti, di interventi seri”. Così all’Adnkronos Paola Severini Melograni, scrittrice e giornalista che da anni si occupa di disabilità e conduce su Rai3 la trasmissione ‘O anche no’ che tratta di temi dell’inclusione sociale e alla radio ‘La sfida della solidarietà ’, in merito alla tragedia avvenuta a Corleone dove una madre ha ucciso la figlia gravemente disabile e poi si è suicidata.Â
“La nostra è una battaglia continua, perché questo Paese non si rende conto di essere il più disabile del mondo, – continua Severini – accadono queste tragedie perché la politica, sia di destra che di sinistra, non ha avuto una presa di conscienza, di responsabilità sulla disabilità . Noi, con la mia squadra, da anni ci battiamo per ottenere una tutela per i caregiver ed eravamo arrivati a un punto, ma la strada è ancora molto lunga e il ddl del ministro per la disabilità non è sufficiente”. Â
“La mia squadra ed io ci chiediamo quale siano le priorità di questo paese – conclude Severini – Noi riceviamo centinaia e centinaia di mail di richiesta di aiuto, come una sportello pubblico, siamo il servizio pubblico. La televisione è un grande strumento ma ci vuole più coraggio, ci vuole una discesa in campo di tutte le forze politiche perché la gente è disperata. I caregiver, i familiari di persone con gravi disabilità è come se fossero al 41 bis senza aver commesso alcun reato. Il mio programma, che è stabile al 4%, va in onda in fasce orarie impossibili, ma è molto scaricato su RaiPlay, vorrà dire qualcosa”. Â
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