(Adnkronos) –
Dopo la firma dell’accordo di pace a Gaza e la liberazione degli ostaggi, Hamas torna ad alzare la voce nella Striscia. Gli estremisti hanno intimato agli abitanti di Gaza di consegnare alle proprie forze di sicurezza spie, presunti collaborazionisti o mercenari che lavorerebbero per Israele, avvertendo che chi non lo farà sarà colpito dalla “mano severa della giustizia”.Â
Secondo quanto riferito dalla Cnn, la Radaa – una forza di sicurezza affiliata a Hamas – ha annunciato in una nota di aver avviato un'”operazione di sicurezza globale” nella Striscia, con l’obiettivo di colpire “coloro che collaborano con l’occupazione, i suoi mercenari e chiunque offra loro rifugio” e di “ripulire il fronte interno”.
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“L’ultima opportunità per correggere la rotta e fornire informazioni rimane aperta per chi desidera tornare nell’abbraccio della patria. Dopodiché non ci sarà scampo alla mano severa della giustizia, che colpirà ogni traditore”, ha dichiarato la Radaa.Â
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Negli ultimi giorni, dopo l’entrata in vigore del cessate il fuoco nella Striscia, si sono registrati violenti scontri tra Hamas e gruppi rivali in diverse aree di Gaza. Nelle scorse ore, canali affiliati al movimento islamista hanno diffuso un video particolarmente cruento che mostra un gruppo di miliziani a volto coperto uccidere in pubblico otto persone sospettate di collaborazionismo con Israele, in una piazza del quartiere di al-Sabra, a Gaza City.Â
Le vittime sarebbero membri della famiglia Doghmush, un potente clan rivale di Hamas la cui roccaforte è proprio nel quartiere di al-Sabra. Domenica il ministero dell’Interno di Gaza, controllato da Hamas, aveva annunciato un’amnistia per i membri di bande criminali “non coinvolti in spargimenti di sangue o omicidi”, spiegando che il periodo di clemenza sarebbe durato fino al 19 ottobre. I Doghmush hanno denunciato che 28 membri del clan sarebbero stati uccisi da Hamas nonostante avessero ricevuto garanzie di sicurezza in caso di resa.Â
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