Il nuovo libro di Andrea Perocchi: mille miglia di mare, emozioni, scoperte e libertà
Andrea Perocchi, autore già noto per Una vita da DJ, torna con un’opera completamente diversa, ma animata dalla stessa autenticità narrativa: Il vento a prua. Un libro che racconta un viaggio a vela di oltre mille miglia intorno all’Italia, dove il mare diventa compagno, maestro e specchio interiore.
È un libro che si presta perfettamente anche a un momento di quiete: la lettura ideale per una colazione con la vela, per iniziare la giornata con un sorso di libertà.
Un viaggio che profuma di salsedine
A bordo di Beluga, un 42 piedi generoso e affidabile, l’autore accompagna il lettore attraverso Adriatico, Ionio e Tirreno.
Non si tratta di un semplice resoconto marittimo: è un racconto di vita, di scoperte, di meraviglia e talvolta di tensione, quando il mare decide di ricordare ai naviganti la sua forza.
Ogni tappa è un piccolo quadro:
- Vieste con i suoi profumi di origano e formaggi di grotta,
- Santa Maria di Leuca, poetica e misteriosa,
- Gallipoli, viva e musicale,
- Cirò Marina e Crotone, sorprese autentiche e accoglienti,
- Taormina, approdo simbolico e scenografico,
- Lipari, Vulcano, Stromboli, le Eolie vissute dal mare, con la Sciara del Fuoco che illumina il tramonto.
Il viaggio non nasconde nulla: né la bellezza perfetta di una navigazione al traverso, né l’imprevisto — la randa strappata, l’ancora perduta e ritrovata grazie a nuovi amici, le notti impegnative tra vento in prua e radar accesi.
Il mare è come la vita: un’alternanza di calma e burrasca, di stupore e prudenza.
Un libro per chi ama il mare… e per chi vuole scoprirlo
Uno dei punti di forza di Il vento a prua è che non è necessario essere velisti per apprezzarlo.
Il linguaggio è semplice, accessibile, e le parti tecniche vengono raccontate come farebbe un amico seduto con te in pozzetto: senza presunzione, senza complicazioni, con naturalezza.
Il libro è perfetto per:
- chi ama il mare e vuole ritrovarne il profumo tra le pagine,
- chi sogna di navigare ma non ha mai avuto il coraggio di iniziare,
- chi vuole un racconto vero, vissuto, non costruito,
- chi cerca ispirazione, perché ogni miglio qui diventa una piccola lezione di libertà,
- i neofiti della vela, che troveranno un modo semplice per capire vento, rotte, correnti e decisioni,
- chi non ha mai preso il largo, ma vuole farlo attraverso la lettura.
È un libro che parla di mare, ma anche di persone, incontri, paure, coraggio, scelte e consapevolezza.
È universale proprio perché non racconta solo la navigazione: racconta l’esperienza umana che c’è dentro.
Perché leggerlo
Perché Il vento a prua è una boccata d’aria fresca.
È uno di quei libri che si leggono lentamente, perché non si consumano: si vivono.
Perché è un viaggio reale, non idealizzato, in cui ci si può riconoscere.
Perché fa venire voglia di mollare gli ormeggi, non per scappare, ma per scoprire.
Perché restituisce al lettore la bellezza dell’Italia vista dal mare: una prospettiva diversa, intima, potente.
Perché è scritto da chi c’era davvero: e questo si sente in ogni frase.
Consigli per la lettura
- La mattina, con un caffè: lascia entrare il mare mentre la giornata inizia.
- La sera, per rilassarsi e immaginare un orizzonte diverso.
- In viaggio, soprattutto se si attraversano strade costiere: il libro amplifica ciò che si vede fuori dal finestrino.
- In barca, anche se si è alla prima uscita: dà sicurezza, perché mostra quanto la vela sia imprevedibile ma gestibile.
- In inverno, quando il mare sembra lontano: riporta subito la mente all’estate.
- In compagnia, leggendo qualche pagina ad alta voce, come un diario di bordo condiviso.
Un libro che rimane
Con questa nuova opera, Andrea Perocchi conferma la capacità di trasformare un’esperienza personale in un racconto universale, capace di parlare a chiunque.
Il vento a prua è un invito ad andare oltre la linea dell’orizzonte, a fidarsi del viaggio e soprattutto del vento — fuori e dentro di noi.
Non è solo un libro di vela.
È un libro che fa venire voglia di vivere.


