(Adnkronos) – Un nuovo strumento che trasforma il patrimonio Unesco della Dieta Mediterranea in intelligenza operativa per il retail italiano. La presentazione in occasione della XV edizione dello Human&Green Retail Forum 2025, il 14 ottobre presso la Fondazione Università degli Studi di Milano (UniMi). Â
“La riforma costituzionale del 2022 ha posto salute e ambiente come limiti all’attività economica. Non è più solo un’opportunità , è un imperativo – sottolinea Enrico Giovannini, coordinatore scientifico del progetto e direttore scientifico ASviS – E il retail, attraverso cui passa la maggior parte delle scelte alimentari, si trova al centro di questa responsabilità ”. “Nessuno che faccia seriamente il mestiere del distributore, del trasformatore o dell’agricoltore può ignorare la costante ricerca di salubrità da parte dei consumatori”, aggiunge Mauro Lusetti, presidente Conad. Â
Il progetto Human&Green Retail Experience nasce dai fondatori del Forum – Ndb Il Marketing Consapevole e Plef Ets – che hanno raccolto la collaborazione di Università degli studi di Milano, Future Food Institute, ASviS e partner operativi come Cortilia ed EasyCoop che hanno già avviato i primi test. Il sistema assegna un punteggio da 0 a 100 a ogni prodotto, integrando aderenza mediterranea, livello di trasformazione, impatto ambientale e territorialità . Â
“L’esperienza che da 15 anni ci vede impegnati nel promuovere la sostenibilità nel largo consumo ci ha portato a individuare con largo anticipo la necessità di dare strumenti semplici e concreti al retail – spiega Domenico Canzoniero, co-fondatore del Forum e coordinatore del progetto – Sino ad oggi questo compito era affidato ai green claim, che però sono ormai su oltre l’80% dei prodotti senza aver generato un impatto significativo. C’è bisogno quindi di spostare l’attenzione sulle categorie di prodotto e incentivare quelle che rispecchiano la Dieta Mediterranea, per aiutare le persone a fare una spesa a minore impronta ambientale, a maggior equilibrio nutrizionale e anche più conveniente economicamente”. Â
“La Dieta Mediterranea non è solo un modello alimentare, ma un codice culturale e antropologico. Un sistema di relazioni che abbraccia biodiversità , stagionalità , convivialità , interdipendenza con il territorio – aggiunge Sara Roversi, founder e presidente del Future Food Institute – Il progetto Human&Green Retail Experience nasce dalla volontà di trasformare questo patrimonio non in un claim nostalgico, ma in un criterio concreto di progettazione della distribuzione alimentare contemporanea”. Â
Al Forum del 14 ottobre interverranno i vertici di Conad e Coop Italia, i manager sostenibilità di Coralis, Crai, Penny e Lidl, insieme ad aziende dell’industria alimentare (Fruttagel, Bolton Food, Oleificio Zucchi) e alle rappresentanze agricole (Confagricoltura, Coldiretti). “Non puoi dire che ti interessa la salute del consumatore e poi spingere prodotti con molto zucchero – afferma Stanislao Fabbrino, presidente Fruttagel e amministratore delegato Deco Industrie – Questa è la sostenibilità del secondo tempo: quella che ti fa sposare principi anche quando possono mettere in discussione un po’ il tuo profitto. Se ci credi davvero, alle intenzioni devono seguire le azioni”. L’obiettivo dell’evento è identificare gli operatori che vogliono proseguire il percorso e avviare una fase di progettazione condivisa per definire governance, standard, timeline e modalità operative di quello che si avvia ad essere il primo strumento che trasforma il patrimonio Unesco della Dieta Mediterranea in intelligenza strategica per la distribuzione e per i consumatori. Â
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