Toyota sospende gli spot per le Olimpiadi in Giappone.

di Valentina Moro
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Teme un danno all’immagine l’azienda automobilistica giapponese e così, Toyota sospende gli spot per le olimpiadi a Tokio. Cosciente di quanto l’opinione pubblica, sia contraria allo svolgimento dei Giochi a causa della diffusione del Covid19, l’azienda nipponica decide di ritirare i suoi spot pubblicitari. A scatenare il malcontento, l’aumento dei casi di positività all’interno del villaggio olimpico. Inoltre, il presidente del noto marchio di automotive, Akio Toyoda, venerdì 23 luglio non parteciperà alla cerimonia di apertura dei Giochi Olimpici. Infatti, a causa dei dissapori diffusi presso l’opinione pubblica in merito al difondersi del Coronavirus, teme un danno mediatico senza precedenti.

Jun Nagata, Toyota sospende gli spot per Tokio 2020.

Il capo della comunicazione della casa automobilistica Toyota, Jun Nagata, rende noto il programma pubblicitario previsto per le Olimpiadi. Ossia, diversi filmati con alcuni messaggi che, vedono protagonisti gli atleti sportivi principali di questa competizione. Oggi però, Jun Nagata asserisce che lo scopo di tali messaggi è cambiato e il tutto assume un diverso significato. Quindi, casa Toyota vuole evitare che, il suo brand sia associato a un fenomeno negativo di tale portata. Ad ogni modo, continuerà a sostenere gli atleti e a fornire le auto ecologiche necessarie per lo svolgimento della competizione sportiva.

Cosa sta accadendo a Tokyo 2020.

Come anche annunciato dal Comitato Olimpico Internazionale (CIO), i Giochi olimpici a Tokyo si svolgeranno senza spettatori. Questo, quanto pattuito nella riunione a cui hanno preso parte oltre al Cio, il Governo Giapponese, quello dell’aria metropolitana di Tokyo, il Comitato organizzatore dei giochi e il Comitato Internazionale Paralimpico (IPC). Decisione, presa a seguito del prolungamento dello stato di emergenza, fin oltre la durata dei Giochi. Le cinque parti in causa, non esistano a mostrarsi dispiaciuti con gli atleti e gli spettatori, per l’incombenza della situazione sull’aumento dei contagi da Coronavirus.

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