Campari. Nulla si crea senza passione
La passione è quella che da sempre accompagna ogni momento Campari (Lorenzo Sironi)
Il Campari è una bevanda alcolica, prodotto di punta dell’azienda italiana Gruppo Campari. Si tratta di un bitter ottenuto dall’infusione di erbe amaricanti, piante aromatiche e frutta in una miscela di alcool e acqua, dall’aroma intenso e dal colore rosso rubino.
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Noto come il “rosso Campari” dal 1860 è il simbolo dell’aperitivo, ma non tutti forse conosciamo il rapporto tra il brand e l’arte. Binomio decisamente inscindibile e legato ad una secolare tradizione già dalla fine dell’Ottocento quando l’azienda, muovendo i primi passi in ambito pubblicitario, si affida ad artisti dallo stile elegante ed incisivo per promuovere le proprietà, le qualità e le virtù dei suoi prodotti. L’intuizione fu di Davide, figlio del fondatore Gaspare, uomo di marketing ante litteram, che spinse l’azienda ad aprirsi ai più vivi ed inediti linguaggi della comunicazione. Iconica la bottiglietta in vetro ideata da Fortunato Depero, firmatario della “Ricostruzione futurista dell’universo”.
Paolo Sorrentino per Campari
Ideato da Havas Milan lo spot rispecchia lo stile unico ed inconfondibile del regista premio Oscar Paolo Sorrentino. Attraverso il suo tratto distintivo realizza un mini film per la tv tra il contemporaneo ed il visionario focalizzando la sua attenzione sulla creazione della Red Passion, tema da sempre legato al marchio. La nuova campagna si racconta attraverso due storie parallele: in un bar, le mani veloci ed esperte di un barman creano Campari Americano; nel suo atelier, un’artista, crea una figura femminile che si anima diventando la prima donna sulla terra. Per la prima volta lei incontra un giovane uomo senza luogo e senza tempo. Lo sguardo incredulo di lui, gli occhi di lei. Un bicchiere dal gusto sospeso. La scena si sposta quindi nel bar dove un cocktail dall’inconfondibile colore rosso prende forma: è l’Americano.
Penso sia successo anche a voi che uno spot pubblicitario vi abbia particolarmente colpito lasciandovi in mente un’immagine o un suono o forse un ritornello. Certo, quando parliamo di “gusto” estetico o sensoriale entrano in gioco diverse variabili, spesso incontrollabili e difficilmente misurate; quindi, se è vero che gli spot lavorano sulla percezione, la mano di un regista dal calibro di Sorrentino lascia il segno, proprio come il Campari!
E tu? Di che colore sei?
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