La nutraceutica siamo ciò che mangiamo

di Redazione
La nutraceutica, siamo ciò che mangiamo
image_pdfimage_print

Condividi anche tu!


Mens sana in corpore sano 

La nutraceutica deriva il suo nome dal connubio tra le parole nutrizione e farmaceutica. Il termine nasce nel 1989. Parliamo di una disciplina che ci insegna come il nostro benessere fisico dipenda da ciò che mangiamo e dal raggiungimento di un sano equilibrio.

Di che cosa si tratta?

La nutraceutica è la disciplina che studia la funzione benefica sulla salute dell’uomo di tutti i principi attivi e di tutte le componenti presenti negli alimenti che consumiamo. I nutraceutici, sotto forma di integratori, aiutano a colmare eventuali carenze, contribuendo al mantenimento del nostro benessere fisico ed alla prevenzione di patologie degenerative.

Come agiscono gli integratori nutraceutici?

Agiscono in vari modi, in maniera preventiva, soprattutto rispetto alle malattie croniche, sostenendo alcune funzioni ed apparati, favorendo l’equilibrio fisico e mentale

Secondo un recente studio del Censis il valore del consumo di integratori alimentari in Italia nel periodo 2008-2018 è aumentato del +126%.

Quali sono le ragioni di un così vistoso successo?

Lo sviluppo del consumo di integratori alimentari è un processo di lunga deriva. Non è casuale che si sia intensificato dopo la crisi del 2008, poichè ha uno stretto legame sia con il modello di consumo che si è andato imponendo improntato a sobrietà e rigorosa selezione delle voci di spesa nei budget familiari, sia con la più alta attenzione e responsabilità individuale nella tutela della salute.

Gli integratori alimentari non sono farmaci e, al contempo, non sono alimenti. Sono protagonisti significativi e riconosciuti della propensione degli italiani a gestire la propria salute già in fase di prevenzione assumendo, in linea con le indicazioni mediche, comportamenti di utilizzo consapevoli.

Il confronto tra dati di settore e dati relativi al totale dell’economia fanno ben comprendere l’intensità della crescita degli integratori alimentari:

  • +126% la crescita in valore dei consumi di integratori alimentari nel 2008-2018, mentre il totale economia nello stesso periodo segna –0,8% dei consumi;
  • 3,3 miliardi il valore del mercato degli integratori alimentari che colloca l’Italia al primo posto nella Ue con una quota di mercato del 23%, precedendo Germania (13%), Francia (9%), Regno Unito (8%);
  • +43,9% la crescita degli occupati nel settore nel 2014-2017, mentre il totale economia segna +5,3%;
  • +48,5% la crescita delle esportazioni nel 2014-2017, +12% nello stesso periodo nel totale economia.

Se l’economia italiana stenta a ripartire, il settore degli integratori alimentari decolla e corre veloce in direzione di un ancor più forte sviluppo.

Quanti italiani consumano gli integratori alimentari e con quale frequenza?

Dai dati emerge che:

  • 32 milioni di italiani consumano integratori alimentari, quali sali minerali, vitamine, magnesio, potassio ecc. Fatto 100 il totale degli utilizzatori, il 62,8% ha 35-64enni, il 60,5% è donna;
  • 18,7 milioni sono utilizzatori abituali, di cui 10,1 milioni tutti i giorni, 8,6 milioni qualche volta alla settimana, 4,3 milioni sono utilizzatori sporadici (qualche volta al mese), 5 milioni sono occasionali (3 o 4 volte in un anno), 1 milione li consumano raramente (una volta all’anno), 3 milioni saltuariamente (quando capita).

Tanti sono quindi gli italiani che fanno un uso abituale degli integratori.

I dati certificano un consumo di massa trasversale ai gruppi sociali e ai territori che segnala la capacità di entrare in livelli reddituali. Set di bisogni e modelli di consumo diversificati che evidentemente hanno un fil rouge comune rintracciabile nella voglia di fare prevenzione per la tutela della salute. Numeri, connotati e frequenze di utilizzo dei consumatori certificano l’ingresso degli integratori nel mainstream della quotidianità degli italiani.

L’evoluzione di questo mercato va di pari passo con una maggiore consapevolezza dei consumatori riguardo il concetto di salute, spingendoli ad associare alla dieta quotidiana prodotti orientati al benessere e alla prevenzione.

I prodotti nutraceutici sono così finalmente entrati anche nell’uso consueto di molti medici specialisti, che sempre più ne fanno uso in associazione alle terapie farmacologiche tradizionali, aprendo nuovi e promettenti orizzonti al mercato europeo.

Il ruolo di medici e farmacisti è il garante primo dell’appropriatezza, ma in relazione agli esiti dell’utilizzo degli integratori alimentari è utile anche il punto di vista dei cittadini che li assumono.

Infatti, richiesti di dare una valutazione sugli effetti degli integratori assunti sul proprio organismo è emerso che il 74% degli italiani (80% tra i laureati) ne valuta positivamente le conseguenze, il 24,3% li valuta né positivamente né negativamente e un residuale 1,7% negativamente.

Per gli italiani che li hanno assunti, gli integratori fanno bene e, di certo, non hanno fatto alcun male: è un giudizio trasversale a gruppi sociali e territori di residenza dei consumatori

Ippocrate diceva: “Lasciate che il cibo sia la vostra medicina, e la vostra medicina il cibo” … e forse, non sbagliava! 

Fonte Nutraceutica Shop

Hits: 20